L’Albania, per volere del suo primo ministro Sali Berisha, sta per aprire le porte ai rifiuti europei. Con una delibera dello scorso dicembre, infatti, sono state aperte le frontiere ai rifiuti riciclabili prodotti dagli altri stati dell’Unione Europea. Questa delibera è stata emanata per far fronte al deficit di materie prime dell’industria da riciclo albanese. Una notizia abbastanza sconvolgente per gli operatori turistici albanesi, che erano sempre stati rassicurati dal primo ministro circa il rilancio del turismo nel territorio albanese.
Molte organizzazioni ambientaliste hanno organizzato manifestazioni di protesta, poiché non vi sono controlli sul tipo di rifiuti che entreranno in Albania. Se da un lato la delibera e lo stesso premier assicurano che non entreranno rifiuti nocivi o non riciclabili, dall’altro pochi giorni prima dell’entrata in vigore della stessa, sono stati sequestrati dei carichi di rifiuti nocivi provenienti dal porto di Bari. Inoltre la legislazione albanese presenta delle gravi lacune per quanto riguarda la classificazione dei rifiuti e per questo il rischio di inquinamento del territorio è molto alto.
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