Presso il lato est della Sheshi Skënderbej, piazza principale di Tirana conosciuta anche come Skanderbeg, sorge fiera la piccola, ma stupenda, Moschea di Et’hem Bey, autentico simbolo della città e di una libertà religiosa perduta e poi ritrovata solamente nel 1991. Chiunque faccia tappa presso la capitale albanese non può assolutamente esimersi dall’abbandonare le proprie scarpe all’ingresso e visitarla.
La costruzione della più antica moschea della città ebbe inizio nel 1789, sotto il governo di Molla Bey, per poi terminare 34 anni dopo, nel 1823, durante il mandato del figlio, dal quale prese appunto il nome. Monumento nazionale tra i più visitati, la Moschea Et’hem Bey sopravvisse ai violenti scontri durante la Seconda Guerra Mondiale e fu teatro, il 18 Gennaio 1991, di uno degli atti simbolo della lotta alla dittatura comunista.
Infatti dopo anni segnati dai soprusi da parte del regime, dalle dure campagne pro-ateismo e dal conseguente divieto di pratiche religiose all’interno dell’edificio, venne riaperta ad opera di diecimila manifestanti albanesi che vi entrarono con la forza, senza il consenso delle autorità, e si ripresero il diritto di pregare il proprio Dio. Tra striscioni, impotenza delle forze dell’ordine e bandiere al vento, si scrisse un pezzo della storia di questo territorio e di questo popolo.
Lo stile classico della Moschea di Et’hem Bey richiama la tradizione islamica e si contrappone in modo evidente alla maggiore modernità degli edifici che circondano la piazza. In questo modo regala un affascinante spettacolo visivo in particole la sera, quando alcuni dettagli della moschea si illuminano e appaiono maestosi squarciando l’oscurità della notte. Di contro le decorazioni si presentano più innovative rispetto alla componente architettonica, riprendendo motivi maggiormente vicini allo stile albanese, con fiori, alberi, cascate e ponti, ovviamente accanto alle tradizionali scritte arabe.
La Moschea Et’hem Bey si trova a circa 1 Km dalla stazione dei treni di Tirana ed è perciò comodamente raggiungibile a piedi in circa 10 minuti.
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