Quando vai in vacanza in Croazia o in uno degli altri paesi della penisola balcanica, hai mai notato che molte persone del posto conoscono abbastanza bene una o più lingue straniere? Mi potresti rispondere che sono delle località turistiche, quindi è abbastanza ovvio che gli operatori turistici debbano saper parlare e comprendere le lingue straniere.
Su questo sono al 100% d’accordo, tuttavia mi è capitato di viaggiare anche in zone meno turistiche, di parlare con persone che non lavoravano in ambito turistico e ritrovarmi a conversare in italiano, in inglese o tedesco, nonostante la loro lingua madre fosse un’altra.
Il motivo oltre a quello turistico, è che l’italiano è stato inserito nei programmi didattici delle scuole primarie e secondarie di molti paesi della penisola balcanica, perciò gran parte della popolazione ha iniziato a studiare la nostra lingua. In alcuni casi, come per esempio in Albania, l’italiano è stato insegnato come prima lingua straniera, con comprensibili proteste da parte dei genitori degli alunni.
Infatti se dal punto di vista dell’orgoglio nazionale italiano si può apprezzare il fatto che la nostra lingua venga insegnata all’estero, renderla la prima lingua straniera, a mio parare, è abbastanza inutile. Infatti dal punto di vista dell’utilità, l’insegnamento dell’italiano è utile solo a conversare con gli italiani o con ristrette minoranze in giro per il mondo. Perciò sono dell’idea che la prima linuga straniera dovrebbe essere sempre l’inglese.
Dopodiché ogni stato, anche in base alle relazioni commerciali e turistiche con le altre nazioni, può valutare l’insegnamento di italiano, tedesco o francese come seconda lingua straniera.
Non è comunque da escludere l’insegnamento di più linuge straniere, infatti molte lingue della penisola balcanica hanno delle regole grammaticali simili al tedesco. Per esempio i casi, la coniugazione dei verbi in tedesco e altre regole grammaticali sono presenti anche nelle lingue dei paesi della pensiola balcanica.
Proprio per queste regole grammaticali che ritroviamo in queste lingue, imparare il tedesco potrebbe essere più semplice rispetto all’italiano. Tuttavia come detto in precedenza, non è la semplicità con cui si impara una lingua il motivo per cui bisogna insegnarla. Piuttosto è meglio valutare bene quali sono i possibili benefici per insegnare a scuola una lingua straniera, sia in termini sociali sia in termini economici.
Detto questo, secondo me, prima l’inglese e poi una o più linuge straniere come il tedesco, l’italiano o il francese.
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