Il fiume Neretva, con i suoi 225km totali (203km in Bosnia-Erzegovina ed i finali 22km in Croazia), è il fiume più lungo ad est del mar Adriatico. La sorgente del fiume Neretva si trova nelle Alpi Dinariche, nell’area del Monte Čemerno a quota 1.227 metri sopra il livello del mare.
Da maggio a ottobre, il corso superiore del fiume Neretva è preso d’assalto dai rafters, poiché il corso d’acqua attraversa canyon e gole in un’area praticamente disabitata. Gli amanti del rafting hanno quindi l’opportunità di percorrere il fiume per circa 20km, partendo da Glavatičevo, un paese vicino alla città di Konjic a circa 60km da Sarajevo.
Seguendo il corso del fiume si può ammirare la forza di erosione dell’acqua, che è riuscita a scavare la roccia, dividendo le imponenti catene montuose di Cvrsnica e Prenj.
Il fiume Neretva è caratterizzato da gole, canyon, ruscelli, rapide, cascate, numerose sorgenti di acque cristalline e salubri, con affascinanti affluenti e laghi. Mentre lungo la vasta area dove si snoda, si incontrano magnifiche e imponenti catene montuose con un gran numero di cime oltre i 2000 metri, come il Treskavica, il Visočica, oò Bjelašnica e i Monti Prenj.
Altre due caratteristiche che rendono il fiume Neretva il simbolo della sua regione sono il colore verde smeraldo e la sua acqua pulita oltre che potabile. Oltre alla sue caratteristiche morfologiche, il Fiume Neretva ospita diversi ecosistemi e habitat, con una ricca flora e fauna, inoltre risulta molto importante dal punto di vista storico e culturale.
Infatti fu a Jablanica che Tito e i partigiani, gravati da 4.000 feriti, vinsero la Battaglia della Neretva nel corso della seconda guerra mondiale. Ancora oggi, appeso tra le alte falesie, si possono vedere i resti del ponte fatto esplodere per ingannare i nazisti, in ricordo di una delle più grandi vittorie dei partigiani. Inoltre, sulla cima del Monte Prenj (a quota 2.155 metri), si trova un monumento dedicato a Tito e ai partigiani, che nel 1943 scalarono e attraversarono questa montagna.
Vicino al Ponte della Neretva, c’è il Museo della Guerra, dove viene narrata questa battaglia con foto di repertorio e reperti del tempo. Invece un vecchio bunker tedesco, sul lato est del fiume, è stato trasformato in un ristorante e caffetteria.
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